Protesi fissa su impianti dentali ammortizzata

Metodica per la preparazione del plasma arricchito di piastrine (PRP)

Attuali tecniche implantologiche tendenti a ridurre il numero degli impianti dentali inseriti in una arcata edentula e alla loro immediata protesizzazione, portano ad un prevedibile aumento dello stress meccanico sopportato da ogni singolo impianto e quindi ad un aumento del rischio di fallimento dell’intervento ricostruttivo della masticazione del paziente. Si vuole proporre, di una tecnica protesica molto conosciuta, unaa modifica tendente ad “ammortizzare” cioè a ridurre lo stress meccanico sopportato dei singoli impianti: la protesizzazione di un’arcata dentale edentula può essere realizzata unendo i vari impianti inseriti nell’osso, con una barra di metallo odontoiatrico, che li solidarizza tra loro. Su questa barra vengono montati i denti finti che vanno a ricostruire l’apparato masticatorio del paziente. Si propone per ridurre lo stres meccanico cui vanno incontro i singoli impianti, di sezionare longitudinalmente tale barra e di inserire, tra le due sezioni risultanti, un elemento elastico. Le due parti saranno poi unite fra di loro per avvitamento di una serie di viti non corrispondenti alla posizione degli impianti endossei.

Grazie al seguente simulazione, un ingegnere del politecnico di Torino, siamo riusciti a dimostrare che nel primo caso (protesi ammortizzata) le forze riescono a distribuirsi uniformemente lungo tutto il materiale ammortizzante.